Anna Belozorovitch: la poetica dell’attesa

a cura di raffaele taddeo

Anna Belozorovitch è nata a Mosca nel 1983, ha vissuto tra il Portogallo e l’Italia, dove risiede stabilmente dal 2004. Scrive da sempre, prima in russo, poi in lingua portoghese, successivamente nella lingua italiana che ora è diventata la sua lingua principale.
Ha pubblicato in prosa nel 2009 il lungo romanzo Deliranti, nel 2010 Banane e Fragole, sempre nel 2010 Quattro e nel 2012 Roberto. Ne 2005 pubblica il suo primo libro di poesie in italiano Anima Bambina, nel 2007 il poema L’uomo alla finestra; nel 2008 la silloge cinque passi, pubblicazione e-book, nel 2010 Gioventù, nel 2011 partecipa con alcune sue poesie alla silloge di più poeti, curata da Roberto Maggiani, Quanti di poesia, nel 2012 esce il volumetto Essere pioggia, alla fine del 2013 il volume qualcosa mi attende.
Stupisce di trovarsi di fronte a un così vasto corpus letterario nonostante la sua giovane età; è la dimostrazione di una scrittura fatta di costanza e diuturno impegno. Ciò che appare significativo dopo la lettura di tutte le opere della scrittrice-poetessa di origine russa è la progressiva sicurezza formale acquisita col tempo, ma anche il mutamento di intenzione poetica, che non ritengo ancora definitivo.
E’ stata Vincitrice del Premio Internazionale 2012 – “Sulle orme di Ada Negri”, nella sezione “Narrativa Edita” con “Banane e fragole” (Besa Editrice)
E’ Finalista del Premio Carver 2012 con “L-uomo alla finestra” (Besa Editrice)
Ha ottenuto il Premio Novità al concorso “Città di Sassari” 2012 con “L’uomo alla finestra” (Besa Editrice)
Ha conseguito il Premio ex-aequo al concorso “Massa, città fiabesca di mare e di marmo” per il “Libro di poesia edito” con “L’uomo alla finestra” (Besa Editrice)