Gëzim Hajdari: il poeta della migrazione

a cura di raffaele taddeo

Gezim Hajdari è ormai riconosciuto da critici e dalla stampa nazionale e internazionale come una delle voci poetiche più significative dei nostri tempi.

Nato nel 1957 ad Hajdaraj ( Lushnje ) da una famiglia di ex-proprietari terrieri, i cui beni sono stati confiscati dalla dittatura di Hoxha. Nel paese natale ha terminato le elementari, mentre ha frequentato le medie, il Ginnasio e l’Istituto Superiore per ragioneri nella città di Lushnje. Si è laureato in Lettere Albanesi all’Università “A. Xhuvani” di Elbasan e in Lettere Moderne a ” La Sapienza ” di Roma con 110 e lode. Nell’inverno del 1991 Hajdari è tra i fondatori del Partito Repubblicano Albanese, partito di opposizione, e viene eletto segretario provinciale di Lushnje. Più tardi, nelle lezioni politiche del 1992, si presenta come candidato al parlamento nelle liste del P. R. A. Nel corso della sua intensa attività di giornalista di opposizione ha denunciato pubblicamente e ripetutamente i crimini, gli abusi e le speculazioni della vecchia nomenclatura di Hoxha e del recente regime di Berisha. Anche per queste ragioni, a seguito di ripetute minacce subite, è costretto, nell’aprile del 1992, a fuggire dal proprio paese. Dal 1992 vive come esule in Italia. Ha lavorato dieci anni come operaio. In Italia ha svolto i lavori più umili; ora vive faticosamente di conferenze e lezioni interculturali presso le Università, i Licei e le Associazioni Culturali, sia in Italia che all’estero.