Interviste Supplementi

Intervista 1. Gioia Panzarella

INTERVISTA Di GIOIA PANZARELLA del 27/05/14

1- Come mai i seminari «Sagarana» si sono interrotti?

Dopo aver promosso queste settimane di incontri per nove anni di seguito, ossia per tutto il primo decennio del Duemila, noi della Sagarana, valutando il momento e le condizioni, abbiamo deciso di interromperli. Le ragioni sono di ordine pratico e di ordine squisitamente letterario. Di ordine pratico per il fatto che contavamo su una piccola sponsorizzazione della Provincia dì Lucca, oltre a una sala del Palazzo Ducale di Lucca, per realizzarli, e siccome la frequenza è stata sin dall’inizio ristretta a un gruppo di scrittori e di studiosi, che per il suo numero esiguo forse non destava grande interesse da parte della Provincia, ci è stato comunicato che la sponsorizzazione è stata praticamente sospesa. Le ragioni letterarie, più importanti, vengono dal fatto che negli ultimi anni avvertivamo un lento ma chiaro esaurimento dello “spirito di gruppo”, dell’identificazione degli scrittori migranti – ora più numerosi, più diversi tra di loro e con un’opera di maggior spessore e ampiezza – in una categoria generica, quella degli scrittori migranti, per diventare, come insisteva sempre Bozidar Stanisic’ e molti altri, scrittori e basta. Avevo capito che l’abbandono di questa categoria generica e astratta da parte di questi autori era un passo fondamentale del loro processo di affermazione, e non aveva più senso insistere a conservare un tipo di seminario che non corrispondeva più ai loro interessi e alle loro aspirazioni. Il problema è che questa crescente aspirazione al riconoscimento individuale non ha avuto fino ad oggi una risposta né dal mercato editoriale né dalla stampa culturale o dell’ambiente accademico. Così, senza più il collettivo e ancora senza una percezione delle individualità, questi autori rimangono in un limbo senza alcuna espressione o visibilità nel contesto culturale, nonostante il grande valore dell’opera di alcuni di loro.

2- Da dove nasce l’idea di inserire sul sito di Sagarana le trascrizioni? (Visto lo spirito di Sagarana e quello che hai scritto su internet come mezzo “gratuito, aperto e democratico”, sembra una domanda banale. Mi chiedevo più che altro se ci fosse una qualche ispirazione specifica, o se nasca dalla disponibilità delle persone che hanno provveduto alla trascrizione e che di volta in volta hai indicato. Ho anche notato che per il primo seminario non ci sono vere e proprie trascrizioni, quindi ho immaginato che la decisione sia stata presa tra il primo e il secondo, esiste una ragione particolare?)

Sì, è vero. Il primo Seminario è stato l’unico coordinato da me e dal professore Armando Gnisci insieme, e era tutto molto sperimentale. A partire dal secondo, che ho coordinato personalmente, sono riuscito a mettere in atto questo mio desiderio di condividere attraverso la Rete tutte le discussioni dei Seminari, con le rispettive fotografie, in modo che interessati o studiosi di altri paesi e dell’Italia, che non potevano venire a Lucca, potessero informarsi direttamente delle discussioni, in un modo vivace e fedele ai fatti, come le trascrizioni permettono di fare. Queste trascrizioni sono sempre on-line sul sito della Sagarana: www.sagarana.net, e rimarranno on-line come una testimonianza di un periodo storico importante della letteratura italiana, anche se incomprensibilmente questa specifica letteratura scritta in italiano da non italiani, seppur molto studiata oggi, non è considerata dallo establishment come parte della letteratura italiana. Non ci sono dubbi però che, con il cambiamento generazionale nell’ambiente accademico, è in corso un riconoscimento progressivo di questi scrittori.

L'autore

Gioia Panzarella

Gioia Panzarella insegna all'Università di Warwick (Regno Unito), dove ha completato un dottorato in Italian con una tesi dal titolo "Disseminating Migration Literature: A Dialogue with Contemporary Italy".

Pagina personale: https://warwick.ac.uk/fac/arts/schoolforcross-facultystudies/gsd/aboutus/peoplenew/gioiapanzarella