Per eccesodi lavoro

per eccesso di lavoro
krzysztof t. dąbrowski
Quando è suonato il campanello, erano esattamente le cinque di pomeriggio.
Paolina è corsa alla porta ed ha gridato gioiosamente: Chi è?
Infatti non doveva chiederlo, essendo sicura che era venuto Tommaso. Nessuno non si è fatto vivo, ma Paolina non ha nemmeno guardato attraverso il visore, semplicemente ha aperto. Perfino le rincresceva un po’ che non fosse nell’abito di Eva.

Subito ha smesso di pentirsi. Il cuore le ha tremato dallo spavento. Era Tommaso, ma nello stesso tempo sembrava qualcun’altro. Vestito come lui, robusto lo stesso e addirittura l’odore che sentiva era talmente tommaseo…
Non aveva la testa!
Paolina si è percossa sulla fronte. Ha totalmente dimenticato che il giorno precedente Tommaso l’aveva avvisata che quello stesso giorno avrebbe avuto un vero rompicapo nel lavoro.

traduzione di Agnieszka Arciszewska

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