due sguardi

Due sguardi tristi si sono incrociati
Attutiscono le note di un tango buio
Cantano le piaghe di una città zittita
Abitano i recinti dove muoiono i miti
E i gatti giocano con la nostalgia
Per questo nei vuoti scritti dalle ore
Vivono e naufragano sui ponti tristi delle strade

Quei due semplici sguardi sono nati
Sono nipoti della vecchia oscurità
Che abita i parchi dimenticati
E i sentieri di un orologio sepolto nell’asfalto
È così che l’odore della morte li riempie
E si incrociano ostinati nuotando in un pianto
Che è la loro stessa vita, la loro sorte estranea
Quegli sguardi tristi sono il miracolo di due città
Che si distruggono e si amano.

(traduzione di Erika Orlandini)

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