Il Grigio Conta

Il Grigio Conta
Niente di mnemonico
o battente
in questa poesia sull’inverno ufficioso
se non la scettica chiarezza
del ricordo –
una scarpata scivolosa
di scaglie [serrate da acque fragorose,
forse scisto] s’innalzano con
tro la luce grigia
sotto il cranio:

foglie che cedono
edifici che cadono
[pure l’hotel della luna di miele è imploso] donne dentute
un uomo volante [non bruciante] sangue che fra spasmi fluisce
svanisce

qua e là.

Da qualche parte
c’è          neve che fiocca
un tifone
una stria d’iride
uno schianto
il canale meteo mi dice

[della nebbia] più di quanto ho bisogno
di sapere ma non riesco a non
sintonizzarmi

(traduzione di Angela d’Ambra)