Karen Alkalay-Gut

Nata a Londra nel 1945, è cresciuta a Rochester, nello stato di New York, ottenendo un dottorato nel 1975 presso la locale università. Dal 1972 vive in Israele dove insegna poesia all’università di Tel Aviv. Presiede l’associazione israeliana di scrittori in lingua inglese ed è vice presidente dell’unione degli scrittori israeliani. Fa parte della redazione della «Jerusalem Review». Ha pubblicato saggi su Dowson, Wilde e Swinburne in riviste quali Criticism, Journal of Pre-Raphaelite Studies, Victorians Institute Journal, e Victorian Poetry. Ha anche pubblicato una biografia di Adelaide Crapsey e numerosi articoli su poeti quali Anne Sexton, William Carlos Williams, Ernest Dowson, Oscar Wilde, Algernon Swinburne e Alexander Pope. Quattro suoi libri di poesie sono anche apparsi in traduzione ebraica. È traduttrice dall’ebraico, dallo yiddish, dal tedesco, e dall’arabo.

Vivendo in Israele e pubblicando in una lingua sconosciuta alla maggior parte degli abitanti, ha trovato diverse strategie per risolvere il problema – fondando l’Associazione Israeliana degli Scrittori in Inglese, facendo amicizia con traduttori in ebraico, lavorando con altri media, come la musica e le arti visive. I suoi attuali interessi sono la poesia americana moderna e contemporanea e la musica rock e jazz (ha pubblicato un disco Thin Lips, insieme ad un ensemble jazz). È in uscita in Italia, per Kolibris di Ferrara la raccolta Danza del ventre a Tel Aviv, Poesie d’amore e sopravvivenza, curata e tradotta da Johanna Bishop e Andrea Sirotti