Lei è una persona non un uccello
Lei è energia di movimento
denaro quotidiano
per le spese futili
Pistillo Pistillo Io sono lo Stame
Quanta neve sui contorni
della figura umana
Quant’ardesia nelle ossa
Autunno autunno Il corpo spezza
La picassite e mandel’štamite
mi fa contorcere
e pizzica nel sonno
Autunno autunno Le foglie avvizziscono
come le mogli dei decabristi
sulla strada dell’esilio deserta
con le focacce e i bambini
Sul soffitto pulsa una festa
Sotto il pavimento una festa martella
Celentano con un coro di ubriachi
sprofonda in un fumo ovattato
Opa Op Un barattolo di conserva
Uno scarafaggio s’arrampica sul muro
Pistillo Pistillo Io sono lo Stame
D o v e s e i m i a S u l i k o
Quanti spunti di parodia
in ogni pantofola
Quanta simmetria nascosta
Quanto calore nascosto
nel bacio blu scuro
a sinistra sulla guancia dopo il tè
L u i è g r o s s o
Forse cento volte di più
Lui è come un tavolino
dal collo lungo-o-o
e nei plichi
accanto al letto
c’è polvere assennata
Le fasi della vita sono più della vita
nel profondo Fujiyama
la canzone di Sol’vejg è più di una canzone
Autunno autunno ardesia neve
Traduzione di Roberta Sala