quando un altro uomo

Quando un altro uomo
spoglia
e apre
Quando altre mani
si serrano sulla schiena

                        Il bambino ancora non dorme
                        un binocolo
                        e Buona serata
                        corazza leggera
                        di epiloghi di carta

Ho la nausea
per l’attesa
Il viso s’avvicina
sfiora le clavicole
con altri capelli

                        PARLAMI D’ALTRO
                        cade dagl’alberi
                        come una monetina nel parco
                        su uno stagno brinato

Quando un altro uomo
impigliato nella buona sorte
con le labbra spegne le candele
sulle scapole e sulla spina dorsale
e tu riluttante a occhi chiusi fai girare il mappamondo
di altri ricordi e dal cuscino spuntano fili
i piedi spingono la sabbia e i pini si piegano e
s’abbracciano aghi e anelli gomitoli e
catenelle quasi indissolubili e l’orecchio resta bloccato in bocca
e nella piazza lì accanto il cielo riposa e respira
appena

Vecchiaia, sempre la stessa,
penzola dall’abatjour
stupidità, sempre la stessa,
cresce in un cespo

                        Quando un altro uomo
                        siede su un’altra poltrona
                        e piega la testa
                        per pensare
                        a te

Traduzione di Roberta Sala

 

versione in lingua originale