R.i.i. Il collezionista e il mare che sale

IL COLLEZIONISTA E IL MARE CHE SALE

Succede a volte che il mare cresca.
Qualcuno dice che prima o poi il mare cresce sempre, cioè, alza il livello dell’acqua, gradualmente.
L’intero mare sale di un piano, poi inghiottisce le spiagge e avanza per le strade della città.
Un’ora prima avevo comprato per soli quaranta centesimi un francobollo commemorativo che era appena stato stampato dalla Zecca dello Stato in un numero limitato di copie. Fiducioso che fra qualche decina di anni quel francobollo potesse valere una piccola fortuna, tornai in negozio per chiedere al commesso di vendermene un altro uguale per gli stessi quaranta centesimi. Lui accettò, ma voleva che gli dessi i soldi precisi perché non aveva da farmi resto, e a me era rimasta soltanto una moneta da un euro. Inoltre, dovevo fare bene attenzione che l’angolo del francobollo non si strappasse, ciò che avrebbe rovinato il suo futuro valore commerciale.
Discutevamo ancora i termini della nostra modesta transazione quando sentii improvvisamente i piedi bagnati. Da sotto la porta, l’acqua del mare stava entrando nel vecchio negozio – con le teche dei francobolli rari e i severi balconi di legno scuro, ora poco frequentati, a dir il vero quasi abbandonati – ma preferii per ora ignorare il pavimento inondato e concludere l’affare.
Fuori dal negozio, l’acqua aveva già raggiunto il mezzo metro, e la considerazione giusta da fare in quel momento sarebbe stata: chi avrebbe mai avuto altre decine di anni per aspettare la valorizzazione di un francobollo che era appena stato emesso?
Quando decisi finalmente di uscire dal negozio per cercare un posto più alto e più protetto, l’acqua fuori già superava l’altezza di un metro. E non era più nemmeno acqua di mare, ma una sorta di fanghiglia densa, marrone e salata, dentro la quale era impossibile camminare.
E io, bloccato lì, con i miei due francobolli tra le dita, non sapevo più che cosa fare. Non mi raccapezzavo. La ragione era semplice: a quel punto non c’era proprio più niente da fare.