Sfumature di bianco più scure

Sotto razza/etnia
barro la casella “bianca”
non sono
una minoranza
nelle loro liste
e mi cancellano
con la punta rossa
di una matita
numero due.
Vado a scuola
piuttosto povera
perché sono bianca.
Non c’è nessuna
casella da barrare
che non ho
i cammelli in giardino
che mio padre
non ha otto mogli
nelle tende
del suo harem
o del suo palazzo
o dell’isola
che ha comprato
coi soldi
del petrolio.
Mio padre fa il contadino.
Mia madre fa l’insegnante.
Sono bianca
perché non ci sono
caselle per esotica.
Mio marito
non ha una mitragliatrice
anche se a volte ha gli occhi che
sparano rabbia
perché sebbene lui pure sia bianco,
da tempo la sua frontiera
è stata sbavata
dalla punta rossa
di una matita
numero due.
Un mio amico nero
mi chiama donna di colore.
Mia madre che è bianca
dice che sono caucasica.
Un mio amico ispanico/messicano-americano
capisce il mio dilemma.
Il mio Paese, che è un melting pot di democrazia,
invece no.

traduzione di Verusca Costenaro