Presi il secchio e andai a cercare acqua
perché a casa non c’era acqua.
Sedetti accanto al secchio e scoppiai a piangere
perché non c’era felicità.
Ero a quel tempo
poco più alta del secchio.
“Mamma” io bisbigliavo – s’ammutovila la radura,
“fratello” dicevo – e il sogno si spense.
Ciò che chiamavo – si faceva silenzio:
il sole, il bosco, l’artemisia.
Solo col mio canto,
oltre il villaggio,
singhiozzavo in segreto “sorella”.
1958