Supplementi

ricordi – Alessandro Pelicioli

L’ultimo scambio di corrispondenza con Julio è stato nell’autunno del 2013: per la radio era passata “Imagine” cantata da quel gran genio suo conterraneo, Gilberto Jil e mentre l’ascoltavo mi era parso spontaneo, ovvio e naturale, condividere con lui quella canzone.E così gli inviai la mail con il link.Julio rispose di lì a breve – con la sua solita cortesia che, sebbene non abbia mai sperimentato personalmente, era ben evidente nel suo scrivere – ed oltre a salutare, ringraziava dicendo che “Immagine”*suonata da Gil era un vero regalo.Ed è proprio su questo sostantivo “regalo” che intendo ricamare il nome di Julio. Chi pensa e scrive così come lui faceva, chi ha dedicato la sua vita alle parole e alla “saga infinita” di Sagara – ombrello al contrario in grado di raccogliere acqua in questi tempi di carestia morale – non può che essere animato da questo volere regalare, con tutto se stesso, tutto se stesso: perché chi scrive, non fa altro che donare il proprio tempo vestendolo con la propria sensibile intelligenza.
Nella parentesi di Sagarana che mi ha permesso di conoscerlo, l’agire di Julio mi ha sempre stupito ed un po’ commosso per via di quella gratuità che oltre a rendere ogni gesto più splendente, dimostrava la possibilità di quel mondo migliore, intuibile fra l’altro in quel testo di Imagine che è manifesto di ogni buona intenzione e del nostro ultimo contatto.
E quindi non posso che nutrire per lui una sincera gratitudine per quanto ha fatto e per quanto ha condiviso, anche se non ho mai avuto l’occasione di conoscerlo personalmente … Dispiacere mitigato dal fatto che probabilmente, non c’è miglior modo di conoscere una persona, se non attraverso ciò che ha lasciato di scritto, preziosa testimonianza passata dal setaccio della carta e quindi in grado di sopravviverle.

*Da traduttore e migrante letterario, l’aveva forse tradotta per sentirla più sua?

L'autore

Alessandro Pelicioli