Nato a Visoko, Bosnia, Božidar Stanišić si è laureato in filosofia nel 1978. Ha insegnato nel Liceo di Maglaj fino al 1992 quando fugge dalla guerra civile in Bosnia rifiutandosi di indossare qualunque tipo di divisa. Arriva in Italia e trova la sua residenza a Zugliano dove si ferma con la famiglia e vive tuttora. In Bosnia è stato attivo sul piano culturale collaborando con Radio-Sarajevo nell’analisi e presentazione di scrittori jugoslavi ed europee e su riviste jugoslave, ha scritto saggi e curato recensioni di libri e delle mostre e rassegne artistiche. In Italia, fin dall’inizio è stato in stretto contatto con il Centro di accoglienza “E. Balducci” dando la propria disponibilità per iniziative di ordine culturale e per promuovere la cultura della pace e della non violenza. Nel 1993 pubblica I buchi neri di Sarajevo, ” (MGS Press ,Trieste,1993 , con una prefazione di Paolo Rumiz); un racconto di questo libro è stato inserito anche nel “Dizionario di un Paese che scompare”, a cura di Nicole Janigro, Roma 1994; negli anni successivi con il l’associazione “E. Balducci” pubblica tre raccolte di poesie Primavera a Zugliano, Non-poesie, Metamorfosi di finestre, successivamente la raccolta di racconti intitolata Tre racconti. È presente con un racconto nella panorama della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento “Racconti dalla Bosnia”, a cura di G. Scotti, Diabasis edizioni, Reggio Emilia 2006. Riprende la produzione in prosa con Bon Voyage, Il cane alato e altri racconti. Nel 2008 pubblica La chiave nella mano una antologia bilingue di propria produzione poetica. Nel 2011 il libro per ragazzi La cicala e la piccola formica, nel 2012 Piccolo, rosso e altri racconti. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere, tra cui in “Ai confini del verso” Le Lettere, Firenze, a cura di Mia Lecomte, pubblicata anche in inglese. “A New Mapp: The Poetry od Migrant Writes in Italy”, New York 2011 e in “L’italiano degli altri” a cura di Dante Marianacci e Renato Minore, Newton Compton Editori, Roma 2010. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese. Si è anche interessato di teatro pubblicando Il sogno di Orlando, apparso anche sulla rivista di Letteratura Kuma. Al centro della narrazione di Božidar Stanišić c’è la guerra civile della Bosnia e la diaspora che ne è seguita. La sua scrittura è sotto molti aspetti di memoria e di resistenza.
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