Silvia Marianecci (a cura)
Il Brasile per le strade
Azimut 2009
raffaele taddeo
Il racconto, la novella si distingue dal romanzo non tanto e non solo per la brevità del tessuto narrativo, per il numero limitato dei personaggi, su uno dei quali, solitamente, è incentrata la vicenda narrativa, ma per un sapore quasi mitico che assume rispetto al romanzo.
Questo infatti è calato nel presente, è mutevole, lo stesso tessuto narrativo non è definitivo, quello invece è assoluto, determinato, fissato. I suoi eroi sanno già di un tempo passato, vivono quasi ‘sub specie etrenitatis’.
Il racconto breve, che si è affermato a partire dalla econda metà del 1900, ad opera dello scrittore americano Carver, è una atomizzazione cristallizzata di una vicenda narrativa, una impressione fotografica, ma proprio per questo da un lato tende a perdere il carattere epico, ‘l’eternitas’, perché non si costruisce un personaggio totale, se ne coglie un aspetto, a volte solo marginale, dall’altro, proprio per questo, assume più spesso la dimensione di poeticità.
E’ questa la caratteristica della raccolta di racconti di scrittori brasiliani curata da Silvia Marianecci, seppure non tutte le narrazioni qui presentate possano ascriversi al genere del racconto breve. A volte il personaggio della novella, addirittura non esiste, manca; si descrive una scena, un fatto in cui gli uomini non sembrano neppure gli attori. E’ così ad esempio per il racconto teleferica ove un evento tragico, evento sadicamente atteso, è al centro della vicenda, senza che ci sia un personaggio, ma anonimi attori.
Ma anche in Dove nuotano i pesci incantati avviene una identificazione fra una fanciulla e un lago senza che la ragazza assuma una propria identità lasciandola invece alla conca d’acqua. La stessa situazione nel raccontoCimiteri di uccelli, ove è l’acqua la protagonista.
In Svanito nel nulla piuttosto che la voce narrante sono le due città Rio e São Paulo nella loro dialettica ad assumere caratteristica di protagoniste.
Non mancano le sperimentazioni linguistiche e formali. Nella prova espressionistica del racconto Il profondo silenzio della domenica mattina in cui si tenta di manifestare visivamente l’annegamento di un bambino. Sotto il ponte nero si incrociano i diversi punti di vista dei protagonisti che vivono e narrano la stessa storia. In La pazza e frenetica apparizione e sparizione è un unico monologo interiore che condensa l’intero racconto.
Anche là dove le narrazioni si distendono con maggiore intreccio emergono situazioni poetiche anche significative come nel già citato Il profondo silenzio della domenica mattina oppure in Manuelito e si avvicinano al racconto che mitizza il personaggio e lo tipicizza.
La raccolta può ritenersi significativa perché ci fa conoscere una tendenza di genere narrativgo e la sua sperimentazione letteraria in Brasile.
Alcuni degli autori proposti sono più esperti e affermati, altri, invece, alle prime armi e appena affacciati nell’ambito dei produttori di letteratura.
La lettura è interessante e spesso piacevole.
Maggio 2009