DI VENTO E DI NATURA

Ad Ann Diamond

Così tanti suoni si rincorrono
tra i rami degli alberi
toccati dal vento. Così tante storie
vengono narrate all’ombra
d’un cipresso, gli sguardi al galoppo
nel chiaroscuro un cortile
è avvolto nel sonno; polvere, cenere
in un libro recluso nell’antichità,
lacrime liquide, maturo il frutto.
Pioggia del Canada in un ricordo
sbiadito nel vetro. Fiumi, partoriti
nella notte senza nome una montagna
in un cerchio di penombra, sollievo
tocca il vertice d’una campana
sfiora nel vento un rantolo, nelle ossa,
penetra il freddo stridulo, sotterfugio
nei rioni spesso soli e abbandonati
là vivono poetiche visioni, una donna
vestita di cielo una melagrana con abito
forbito d’anima, nel cuor benedicente
d’autunno e di vocabolario.

FABIO STRINATI

Traduzione di Angela D’Ambra in collaborazione con David Cappella.

So many sounds chase each other
among the branches of the trees
touched by the wind. So many stories
are told within a cypress
shade, glances at a gallop
in the chiaroscuro a courtyard
cocoonedin sleep; dust, ashes
inside a book in antiquity confined
liquid tears, ripened the fruit.
Canadian rain inside a memory
washed out in the glass. Rivers, bred
in the nameless night, a mountain
in a circle of half-light, relief
strokes the crown of a bell
grazes a rattle in the wind, in the bones,
pierces the shrill chill, subterfuge
in the oft-lonesome and forsaken boroughs
there the poetic visions live, a woman
clothed with heavens a pomegranate in a dress
shining with soul, in the benedictory heart
of autumn and of vocabulary.

Si ringrazia l’autore della poesia, il poeta Fabio Strinati, per la possibilità offertami di tradurre una poesia dall’italiano in inglese. Si ringrazia il poeta David Cappella per le confortanti rassicurazioni circa la ‘sostenibilità’ del testo inglese e per gli utili consigli linguistici. Qualche piccolo tradimento nei confronti del testo originale è, in ogni processo traduttivo, inevitabile”.

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