Ondjaki
Buongiorno compagni
iacobelli 2011
raffaele taddeo
Il testo dello scrittore angolano è una sorta di resoconto scolastico, molto ristretto sul piano temporale, di un ragazzo alle soglie dell’adolescenza. Il contesto spaziale è quello angolano, quello storico-politico è riferito alla presenza di consiglieri, militari cubani intervenuti in Angola per sostenere il movimento MPLA. Siamo alla fase finale della presenza dei militari cubani in Angola e il testo prende in esame proprio gli ultimi momenti , quando militari, insegnanti della nazione caraibica abbandonano l’Angola.
La storia è vista con gli occhi di un ragazzo, che nella scuola vede lo svolgersi della propria vita. Quella dei compagni ed in fondo anche quella degli adulti è centrata su questo luogo educativo. E’ una visione in cui la scuola appare luogo di apprendimento, ma anche luogo ove è possibile da parte dei ragazzi vivere avventure e costruirsele quasi in opposizione alla visione tragica degli adulti o per meglio dire alla situazione di incertezza di sicurezza e disordine esistente nel paese.
Imperversava la Caixao Vazio, una sorta di gang che si distingueva per azioni violente. L’immaginazione dei ragazzi su questo gruppo di uomini violenti è quasi l’elemento costitutivo della loro presenza a scuola. Si raccontavano di come avesse assalito altre scuole e dell’ipotesi che avrebbe assalito anche la loro scuola. In questa attesa si inventano ipotesi di violenza e strategie per sfuggire nel caso fossero arrivati. E così ad un certo punto parte da un ragazzo un allarme generale che fa evacuare totalmente la scuola, trasformando un fatto che poteva essere grave in qualcosa di comico e ridicolo, come quello della insegnante di inglese che se la da a gambe molto più celermente di qualsiasi studente e con una corsa che aveva catturato l’attenzione di non pochi studenti, divertiti più che spaventati.
Il libro si incentra essenzialmente su questa diversa angolatura con cui alunni, adulti vedono la realtà così che anche elementi di strapotere della classe politica vengono vissuti come fatti farseschi e neppure l’addio dei consiglieri cubani, che avrebbe potuto rappresentare un momento critico riesce ad assume qualcosa di più serio, perché per i ragazzi, spesso, qualsiasi realtà anche carica di tensione viene trasformata in fatto spassoso e divertente
20-06-2011