Interventi

CATHERINE BOUDET E LA MEMORIA DEL PASSATO

Cristalli di neve sulla cenere vulcanica dell’isola di Mauritius come un’eruzione lunare sulla superficie di sogni e ricordi, trasformati in poesia. Le parole e le emozioni di Catherine Boudet, poetessa di espressione francese, giornalista e analista politica, originaria dell’isola di Riunione, si fondono come lava e scavano nel cuore di una terra di brace incastonata tra le griglie del crepuscolo marino. Riflessioni in poesia sull’identità insulare  si espandono come polveri di lamiera, consegnate all’azione bruta degli alisei, per lasciarsi attraversare dalla memoria del passato coloniale.

Nel saggio “Les enjeux politiques de la mémoire du passé colonial à l’ île Maurice[1], Catherine Boudet evidenzia, difatti, tre grandi registri concernenti il sopraccitato aspetto in relazione alle identificazioni etniche ivi presenti: la memoria dei coloni fondatori, focalizzando l’attenzione su quelli franco-mauriziani; la memoria degli schiavi, con la quale è possibile identificare l’esperienza dei creoli e la memoria dell’impegno, portato avanti dalla comunità indù. In seguito all’indipendenza dell’isola nel 1968, si osserva una suddivisione dei poteri in base alla quale il settore pubblico diviene prerogativa della borghesia indù supportata dalla comunità musulmana; il settore privato, invece, fondato sulla produzione dello zucchero, rimane di dominazione franco-mauriziana, rappresentando il principale bacino d’impiego della popolazione creola[2]. La memoria franco-mauriziana si è dimostrata più propensa a edulcorare il passato ed è stata presa in contropiede dalla politica memoriale del governo dello Stato indipendente dominato dalla borghesia indù. La memoria dello schiavismo è rimasta a lungo, al contrario, un tabù per la comunità creola, deprivata del ruolo di soggetto della sua stessa storia[3]. Oggigiorno, tuttavia, la riappropriazione della memoria storica da parte dei “sans-voix” creoli è al centro di un lavoro di ridefinizione di un’identità mauriziana comunemente condivisa dalle diverse etnie, efficacemente tangibile, in futuro, se libera dall’impiego politico della memoria stessa, intesa come strumento di egemonico potere da parte di una sola etnia.

Dopo aver conseguito un dottorato in Scienze Politiche presso l’Istituto di Studi Politici di Bordeaux con una tesi sul tema della diaspora mauriziana nell’Africa del Sud, Catherine Boudet ha insegnato per dieci anni presso l’Università dell’isola di Riunione prima di trasferirsi nell’isola di Mauritius dove lavora in qualità di giornalista e, oggigiorno, in qualità di analista politica. È, dunque, autrice di articoli scientifici incentrati sulla questione della costruzione dell’identità nazionale così come della ricerca complessa del vivere insieme collettivo insulare.

Ed è così che la poesia di Catherine Boudet, vincitrice, nel 2012, del Grand Prix de poésie Joseph Delteil per la raccolta Les laves bleues, appare come un insieme di esperienze che si confrontano spesso con il pericolo del vuoto[4]. Il vuoto dell’immagine di mani nella cornice storica  di un arido orizzonte senza pioggia, ma pregno di un sangue ancestrale;  il silenzio nel desiderio di abbandono di quanto è stato; su cui prevale, nel profondo, la pienezza di un canto che non si lamenta, che mette a nudo nell’annuncio della sera, la volontà di infrazione di quei segnali legati all’impossibilità di mutamento o di un esilio indefettibile.

Opere principali:

Poesia:

  • Résîliences. Paris: L’Harmattan, 2007.
  • Le barattage de la mer de lait. Paris: Ndze, 2009.
  • Nos éparses nos sulfureuses. Préface: Ananda Devi. Paris: Acoria, 2010.
  • Haïkons, petits poèmes à emporter. Marseille: Kirographaires, 2012.
  • Les laves bleues [Calligraphie des silences]. Montpellier: Souffles, 2012.
  • Pagana (en collaboration avec l’artiste-peintre Robert Lobet). Nîmes: La Margeride, 2013.
  • Bourbon hologramme. Paris: L’Harmattan, 2013.
  • Le manifeste de la pensée longaniste, Paris : Edilivre, 2014.
  • Journal du Gardien des Horizons, Paris : L’Harmattan, 2015.
  • Le Psaume à deux visages, éditions des Monteils, 2016.

Racconti:

  • Pages mauriciennes; chroniques journalistiques de l’île Maurice. Saint-Denis: Edilivre, 2013.
  • Le manifeste de la pensée longaniste. Saint-Denis: Edilivre, 2014.

Presenza nelle antologie:

  • « Ce qui fait partie de la nuit », « Le peintre des mirages », « Balaclava ». Carnavalesques 4 « Spécial Iles de l’océan Indien » Editions K’A/ Aspect Editions, 2010: 17-19.
  • « Mémoires ». Riveneuve Continents 10 (hiver 2009-2010): 260-61.
  • « Au pied du Morne » et « Souvenir devenu chair ». Terres d’Afrique. Beroua (Cameroun): Ndze, 2011: 31-33.
  • « Au concert ». Voix Vives de méditerranée en méditerranée; Anthologie Sète 2012. Paris: Bruno Doucey, 2012: 52-53.
  • « Éloge de la boue ». Momento Nudo. Amay (Begique): L’arbre à paroles, 2013: 108-109.

Articoli scientifici:

  • « Emeutes et élections à Maurice. La mort de Kaya, aléa ou échec de la construction nationale ? ». Politique Africaine 79 (2000): 153-64.
  • « Les abolitions de l’esclavage et la construction d’une identité franco-mauricienne ». Esclavage et Abolition dans l’Océan Indien 1723-1860. Paris, L’Harmattan, 2002: 255-66.
  • « L’émergence de la démocratie consociative à Maurice (1948-1968) ». Annuaire des Pays de l’Océan Indien 17 (2003): 325-36.
  • « Le discours identitaire comme gestion de la contradiction ». Kabaro/Revue Internationale des Sciences de l’Homme et des Sociétés 3.3-4 (2005): 23-44.
  • « Pouvoirs et technologies en situation coloniale : les Franco-Mauriciens et le monopole des technologies sucrières à Maurice et au Natal (1825-1968) ». Revue Historique de l’Océan Indien 2 (2006): 178-93.
  • « Une minorité ethnique dominante et son identité face à la décolonisation : l’émigration franco-mauricienne en Afrique du Sud (1947-68) ». Journal of Mauritian Studies 3.1 (2006): 26-49.
  • « Les Franco-Mauriciens : une diaspora pollinisée ». Revue Européenne des Migrations Internationales 23.3 (2007): 109-31.
  • « Les enjeux politiques de la mémoire du passé colonial à l’île Maurice » (avec J. Peghini). Transcontinentales (2008): 13-36.
  • « Élargir l’espace démocratique : la presse mauricienne et le citoyen informé ». Enhancing Democratic Systems: The Media in Mauritius, A Dialogue Session. Christina Chan-Meetoo Roukaya Kasenally, éds. Réduit: University of Mauritius, 2011: 49-58.
  • « Le rôle du « péril hindou » dans la mise en place de la démocratie consociative à l’île Maurice (1947–73) ». Canadian Journal of African Studies/Revue Canadienne des Etudes Africaines 12.2 (2012): 177-193.
  • « Nationalisme, décolonisation et consociation à l’île Maurice : l’émergence d’un Mauricianisme stratégique (1945–1967) », Canadian Journal of African Studies vol. 47 n°3, mai 2014.
  • « Démocratie consociative, Communalisme et Violences politiques à Maurice », in PEV-ECES (éd.), Election Conflict Prevention Handbook on Southern Africa, Bruxelles (Belgique), 2017.

Altre opere:

  • Les Franco-Mauriciens entre Maurice et l’Afrique du Sud: identité, stratégies migratoires et processus de recommunautarisation, Thèse de doctorat, Science-Po Bordeaux, 2003, 642 p. (éditée à l’ANRT).
  • Pages mauriciennes. Chroniques journalistiques de l’île Maurice. Paris: Edilivre, 2013, 370 p.

Premi letterari:

  • 2012     Grand Prix de poésie Joseph Delteil 2012, pour Les laves bleues [Calligraphie des silences].
  • 2013  Prix de poésie Ketkann 2013 pour Bourbon Hologramme.

[1] C. Boudet, J. Peghini, Les enjeux politiques de la mémoire du passé colonial à l’île Maurice, in Transcontinentales, numéro 6, 1er semestre 2008.
[2] C. Boudet, J. Peghini, Les enjeux politiques de la mémoire du passé colonial à l’île Maurice, in Transcontinentales, numéro 6, 1er semestre 2008, pp. 7-8.
[3] C. Boudet, J. Peghini, Les enjeux politiques de la mémoire du passé colonial à l’île Maurice, in Transcontinentales, numéro 6, 1er semestre 2008, p.12.
[4] Mourir et renaître à la poésie, in lemauricien.com, novembre 2012.

L'autore

Angela Caputo

Angela Caputo è nata nel 1985 a Bari. Ha conseguito la laurea triennale in Scienze della Mediazione Linguistica presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Carlo Bo” (Bari) e la laurea specialistica con
lode in Lingue e Culture Europee e Americane presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Nel corso dell’ anno accademico 2012/2013, ha frequentato il Master di II livello in Traduzione di Testi Postcoloniali in Lingua inglese presso l’Università degli Studi di Pisa, durante il tirocinio del quale, sotto la guida del Prof. Andrea Sirotti, è stata impegnata nella stesura di saggi critici e di commenti bio-bibliografici per le riviste “Soglie” ed “El Ghibli”. È stata inoltre impegnata nella stesura di un saggio critico per la rivista di poesia comparata “Semicerchio”. Durante l’anno accademico 2014-2015, è risultata vincitrice del corso di tirocinio formativo attivo Tfa II ciclo (corso di abilitazione all’insegnamento per la scuola secondaria di primo e secondo grado) per le classi di concorso Lingua e civiltà straniera inglese e Lingua e civiltà straniera francese presso l’Università degli Studi di Bari
“Aldo Moro” . È attualmente abilitata con la massima votazione per la classe di concorso Lingua e civiltà straniera francese. È docente di ruolo di lingua francese presso l’Istituto Comprensivo “Ilaria Alpi” di Vicopisano (PI).

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