Biografie

Emma Grillo – bio

Sono nata a Milano, nel nord d’Italia negli anni cinquanta tanto aspri e generatori di novità, in un gelido mattino di gennaio. Sono anch’io figlia dell’immigrazione:mia madre era milanese da generazioni e mio padre proveniva dal profondo sud d’Italia:la Calabria. Due mondi diversi e stranieri ,due modi di essere di pensare, di vivere ,due lingue e due storie ,quelle dei miei genitori,i che si sono incontrati e conosciuti e amati dopo la tragedia della seconda guerra mondiale che ha mischiato gli uomini e le donne portando nuovi semi. Cosi’ io sono arrivata sulla terra ,da sempre mi considero mista:lo sono ,perche’ ho auto un’educazione che veniva da piu’ parti ,ho respirato lingue diverse,filosofie di vita ,modi di vivere i propri sentimenti e le emozioni addirittura opposti e soprattutto ho visto storie che sono partite da angoli sperduti e si sono incontrate per puro caso,il mixer dell’infinito. Per questo ,da sempre ,ho la passione di conoscere e scoprire luoghi,persone,storie,lingue che arrivano da luoghi diversi. Come se non bastasse ho avuto una figlia da un uomo senegalese, ben 17 anni fa, anche questo è stato, per me , un dono del cielo. Scrivo poesie da quando ho imparato a comporre i caratteri su un foglio,è la mia pelle,quello che mi permette di comunicare meglio e che più mi piace. Negli ultimi anni mi hanno molto colpito le storie che vedevo dipinte sui volti di uomini e donne che incontravo sulla filovia a Milano(la famosa 91 che è un pezzo di mondo che cammina). È un mosaico di lingue ,pelli,storie che non hanno nulla in comune se non gli attimi che condividono per quel breve viaggio che li riporta a casa dopo una giornata di lavoro. Faccio l’insegnante , mi piace raccontare storie ai bambini, mi piacciono i loro occhi quando ascoltano. Vivo ancora a Milano , ora siamo nel 2013 , il mondo sta cambiando ancora vorticosamente e io non so se il mio bagaglio precedente mi aiuterà ad affrontare ancora il grande mixer,a volte mi sento stanca e sola,ma la mia valigia mi ridà forza e consapevolezza.

L'autore

El Ghibli

El Ghibli è un vento che soffia dal deserto, caldo e secco. E' il vento dei nomadi, del viaggio e della migranza, il vento che accompagna e asciuga la parola errante. La parola impalpabile e vorticante, che è ovunque e da nessuna parte, parola di tutti e di nessuno, parola contaminata e condivisa.