EROE
Porta la divisa militare
seduto a gambe allungate
in un bunker protetto
Il suo occhio acuto spia
incollato allo schermo.
Soltanto lo sfarfallio della luce verde
illumina la stanza
La mano
non trema
non suda
è allenato
è bravo nei videogiochi
ha vinto molte gare
Sa quando colpire il bersaglio
fa un sacco di punti
è un eroe
Il suo sguardo coglie
le ombre che si muovono
le sagome camminano
ma non ne sente i passi
Respirano
ma non ne sente il fiato
parlano
ma non ci sono voci
Non vede
il nonno dalla barba bianca
che porta mille desideri
e gioie dolcissime
chiuse nella geografia
della sua espressione
Non vede
la peluria di seta sul labbro
superiore del giovane contadino
e il bagliore dei sogni di primavera
che gli modellano il sorriso
Non vede
i bimbi vivaci e allegri che tirano calci a un pallone in cortile
non vede
le mani della donna che frigge cipolle
Il pollice, impaziente,
preme il tasto del joystick
Un’esplosione violenta
dissemina tetti, piccole braccia,
turbanti, letti, capre
che finiscono sepolti tra le macerie
Silenzio nella stanza
il suo turno è finito
Torna a casa con un pick up GMC nero
la radio locale blatera
le previsioni del tempo
le novità sportive
e le nomination all’Oscar
traduzione di Andrea Sirotti