Leandro Macasaet
Il collezionista di paesaggi
Kanaga edizioni, Milano 2022
Si dice spesso che le scarpe più malandate siano quelle del calzolaio e i denti più trascurati quelli del dentista. Allo stesso modo, chi è nato e vive in uno dei Paesi più belli e ricchi di monumenti al mondo, solitamente lo conosce poco, mentre chi non ne è originario spesso se ne innamora e lo perlustra con foga, divenendone un vero esperto. Questo libro ne è la prova.
Leandro Macasaet, nel suo Il collezionista di paesaggi, ci illustra il suo diario di viaggio lungo le bellezze italiane, squadernando impressioni e biglietti di musei e treni con lo stesso entusiasmo che avrebbe un bambino davanti al suo album di figurine.
Dopo la laurea in letteratura nelle Filippine e un’esperienza di insegnamento, decide di conoscere di persona i posti vagheggiati solo sui libri. Ed è subito amore.
L’autore ci racconta il suo pellegrinaggio del bello attraverso ben 58 luoghi: alzi la mano chi ne ha visitati anche solo un terzo, c’è da far impallidire il più vorace dei turisti italiani.
Si tratta di tappe strappate al tempo del lavoro, partenze sfiancanti nei fine settimana, nei ritagli della quotidianità, che testimoniano l’ammirevole ostinazione di questo insaziabile viaggiatore. Infilati tra le cronache di viaggio, l’autore inserisce impressioni, pensieri, ricordi e incontri. Tra scontrini e fotografie, si respira il forte desiderio di documentare, di dare prova della propria esperienza, un modo per dire “io c’ero”.
Seguiamo i percorsi dell’autore a naso in su, come davanti a uno spettacolo, stupendoci a ogni pagina del rinnovarsi di idee, energie e fervore.
Resta la curiosità, per i prossimi lavori, di scoprire meglio il Macasaet scrittore, libero dal ruolo di cronista incantato.
Nell’interessante presentazione, Remo Cacciatori definisce l’autore un “turista seriale”, una felice immagine che rende bene la fervida perseveranza raccontata in questo libro. Ma, soprattutto, definisce questo lavoro un “esame di cittadinanza”, che è espressione davvero preziosa: nessun documento, infatti, può sancire l’appartenenza di una persona a un Paese come la passione per esso. I luoghi sono di chi li ama.
Roberta Yasmine Catalano luglio 2022