Recensioni

L’Espagnole

Raffaella Greco Tonegutti
L’Espagnole
Editori Internazionali Riuniti   2013

Tiziana Altea

“Avrebbe dovuto dirle anche che da quando era entrata in quella casa le era diventato più difficile ricomporre le storie degli uomini che avevano attraversato l’Europa per morire nelle miniere di carbone di quel Nord lontano e grigio. Non riusciva più a leggere gli articoli dei giornali d’epoca sui giovani che, alla metà dell’Ottocento, avevano lasciato le loro case per cercare fortuna nelle miniere di Namur e di Liegi, senza pensare a Isabel, al suo Pablo. Le stava diventando impossibile catalogare quelle storie come numeri da inserire nelle statistiche migratorie”.
C’è la storia che si snoda attraverso documenti, foto, articoli di giornale scandagliati già con passione da Maddalena negli archivi dell’Università. E poi c’è quella che la ventiquattrenne italiana borsista a Bruxelles ascolta direttamente dai racconti della sua affittacamere: Isabel, sulla settantina, da poco vedova e da oltre quarant’anni in Belgio, dove raggiunse il marito Pablo, minatore e socialista, lasciando la terra madre Spagna. Sotto Franco. “Nonostante tutto, Pablo ed io non abbiamo mai rinunciato ad essere spagnoli, non credere. Socialisti e spagnoli. Così siamo rimasti migranti per tutta la vita” precisa.
Quella storia, carica del dolore, del ricordo e dell’esperienza di Isabel, perde in astrattezza e si fa carne. Torna a essere vissuta. E diventa motivo, per la giovane, di nuova ricerca. Maddalena ne è invasa: per lei diventa quasi un’ossessione non lasciar “morire in miniera uomini di cento anni fa” attraverso i dialoghi e insieme la ricostruzione. “Come una storia nuova che si rivive oggi”, per riprendere dalle parole di Alex, fotografo, che la libera, con i suoi click, dalla paura di tornare ad amare.
È proprio l’amore il primo protagonista migrante di questo primo romanzo di Raffaella Greco Tonegutti. L’amore si muove e muove. Scava e vola. Trova spazio: “Gli anni passano, le disgrazie tolgono la voglia di sorridere, ma questa casa rimane quello che è sempre stata: un posto aperto a chi ne ha bisogno, una Casa del Pueblo” dice Isabel della sua casa di Merode.
Dietro la superficie semplice, le pagine di L’Espagnole respirano della profonda complessità della vita. A partire dall’immagine di copertina che inganna il titolo del romanzo. Entrambi invece pungolo per Maddalena.

26-06-2013

L'autore

Tiziana Altea

Tiziana Altea è nata a Sassari nel 1971 e vive a Milano dal 1974. Addettastampa e giornalista pubblicista per la Funzione Pubblica Cgil Lombardia, si è laureata in Lettere moderne (indirizzo estetico) all’Università degli Studi di Milano, con una tesi su Antonia Pozzi. Ne è scaturito il libro Antonia Pozzi. Lapolifonia del silenzio (Cuem, Milano 2010). Coinvolta nel progetto per l'”anno pozziano”, ha progettato e cura il sito http://www.antoniapozzi.it. Sulla poetessa milanese ha partecipato ad alcune iniziative. Pubblicato il suo intervento dal titolo: “Il silenzio come ‘altra voce’ in Antonia Pozzi”, in … e di cantare non può più finire…: Antonia Pozzi (1912-1938): atti del convegno, Milano, 24-26 novembre 2008; a cura di G. Bernabò, O. Dino, S. Morgana, G. Scaramuzza (Viennepierre, Milano 2009). Sue poesie sono uscite su diverse antologie. E soprattutto su El Ghibli.