Interventi

Tg

Tg   

 

I brividi e la febbre,
parlano davanti alle telecamere,
l’aria immobile sa di sale,
dissenteria.
China sul lavabo,
gli occhi pesti,
i calmanti e il cucchiaio,
la chiave nella mano,
le luci a doccia,
troppi respiri,
troppo poco spazio pieno di capelli,
troppe dita che pettinano il vuoto                         lasciato dal tuo bambino,
troppi vassoi di riso rovesciati,
scagliati lontano.
Non riesci a dormire,
non bevi,
non ti lavi da addosso il mare,
il sogno di partire con le nausee,
le voci dell’infanzia che non sono                                    diventate grandi.
Il mare aspetta dopo il mare,
sul ponte i suoni piccoli di un figli
immaginato,
le onde lapidate dalle braccia e dalle
gambe dei compagni,
in bocca l’acqua assetata,
salata..

testo di Laura Fusco

JT

 

Les frissons et la fièvre,
ils parlent devant les caméras,
l’air immobile salé,
dysenterie.
Penchée sur le lavabo,
les yeux cernés,
les calmants et la cuillère,
la clé dans la main,
les lumières dans la douche,
trop de respirations,
trop peu d’espace plein de cheveux,
trop de doigts qui peignent le vide                                    laissé par ton bébé
trop de plats de riz renversés
jetés loin.
Tu n’arrives pas à dormir,
tu ne bois pas,
tu ne te laves pas de la mer,
le rêve de partir avec les nausées,
les voix de l’enfance qui n’ont pas  grandi.
La mer attend après la mer,
sur le pont les petits rêves d’un enfant
imaginé,
les vagues se heurtent sur les bras et                sur les jambes des compagnons,
en bouche l’eau assoiffée,
salée..

tradotto da Soumia Lablack

L'autore

Laura Fusco

Laura Fusco nasce da una famiglia di artisti. Dopo un’infanzia di viaggi e a contatto con la musica l’incontro con la poesia cambia la sua vita. La sfida da subito è quella di cercare di mettere insieme una natura intensa, solitaria e attratta da un linguaggio alto e l’esigenza profonda di parlare ai grandi pubblici. Ne nasce una ricerca, personalissima e contemporanea nel segno, che si riallaccia a quella antica della poesia orale, degli aedi e più tardi delle “canzoni”: “raccontare” in modo immediato il quotidiano, ma anche “in-cantare”. Negli anni ’90 è a Parigi e Avignone, dove si avvicina al teatro, firmando testi e regia di coproduzioni internazionali e dirigendo stages e ateliers internazionali in collaborazione con Festival e Rassegne d’Arte, ma anche per e presso scuole di periferia, comunità d’accoglienza per minori stranieri, campi rom. Poeta, regista, drammaturga, interessata ai rapporti tra le diverse realtà e culture, ha diretto e collaborato con artisti dei diversi paesi europei che hanno ospitato il suo lavoro e ha portato la poesia, il teatro e la danza in teatri, ma anche trasformato spazi naturali e luoghi non tradizionali in luoghi d’arte. In più occasioni ha coinvolto in suoi lavori donne e giovani rifugiati, perseguitati e in diverse situazioni di difficoltà, scrivendo per loro testi e facendoli recitare nelle diverse lingue dei loro paesi di provenienza. I progetti artistici e sociali, realizzati tra gli altri per e con l’Unione Europea, sono stati spesso pilota in Italia. Scrive e ha scritto per l’Indice e Semicerchio, collabora e ha collaborato con università italiane e straniere, spesso a progetti sulla poesia femminile, suoi testi sono apparsi su Poesia e Le voci della Luna, è tra gli autori dell’IPC Iniziative Produzioni Cinematografiche.