Il ponte lungo

Il lago d’inverno non è ancora ghiacciato.
Tra i rami scuri del sentiero di carpini
pulsano cento diosperi d’oro
su un pendio di crepuscolo e vento collinare.
Ogni frutto pende, lanterna cinese,
vulnerabile e desiderabile come canti dell’anno a venire.
Il sentiero taglia un torrente la cui gelida chiarità
coglie fecce che scendono a spirale dentro il lago
come parole che danzano all’oblio.
Per un attimo, da quest’angolo,
le acque si fanno più lucenti. Un altro passo
e costellazioni fluttuano ai tuoi piedi.

(traduzione di Angela D’Ambra)