Shekespeare sonetto 2
Quando sarà assediato il tuo bel viso
da molti inverni e profonde trincee,
considerate come un panno liso
saran le tue ora ammirate livree,
chiedere “dove la beltà è riposta,
dove giace del vigore la dote”,
“dentro ai tuoi occhi incavati”, in risposta,
sarebbe vergognosa e falsa lode.
Sarebbe lode ben più meritata
se rispondessi “la senile età
dal mio bambino è legittimata”,
come custode di antica beltà:
così rinnovato benché ormai vecchio,
sentirai caldo il tuo sangue già freddo.
Traduzione di Clarissa Amerini