About: Raffaele Taddeo

Avatar

Recent Posts by Raffaele Taddeo

Lettera al mio fantasma. Piccola epopea dell’Assenza,

In questo piccolo libro Saba Anglana, artista italosomala, si cimenta per la prima volta nella scrittura in prosa, dopo aver sperimentato vari linguaggi nel corso della sua esperienza artistica [1]. Il testo è introdotto da una prefazione intitolata “muta liturgia dell’essenziale” di Paolo Mottana e si conclude con una breve “biobibliografia” riguardante l’autrice.

Il protagonista dell’opera è un fantasma, che sorprende la scrittrice sempre nel primo pomeriggio, cioè nel momento della giornata in cui i riflessi lentamente si attenuano e l’attenzione progressivamente cala. Con questo fantasma l’autrice intesse un dialogo fitto, a tratti melanconico, che la porta sempre a interrogarsi su se stessa, sul suo passato, ma anche sul presente che vive e la circonda. Tuttavia il fantasma è anche assenza, poiché è la proiezione della mancanza di una persona cara e amata che ha fatto parte della vita della scrittrice e con la quale ha l’esigenza...

Read more

Caffè con voci e sapori diversi: riflessioni dall’Irlanda

Insomnia mi dà un attimo di respiro su una poltrona avvolgente. Davanti a un caffè americano (un espresso non dura abbastanza per darmi il conforto che cerco ora) tiro fuori matita e quaderno arancione, e scrivo.

 

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 08e58813-fbd9-49e1-97a0-c55294b1c1ce

Insomina è il nome di una catena di caffè in Irlanda, dove mi trovo in vacanza-studio con un gruppo di studenti italiani. Che in questo momento si stanno dedicando allo shopping in giro per i negozi di Kilkenny. Io avrei voluto fare lo stesso, ma lo prospettiva di un caffè vicino ai miei standard italiani – rispetto a quello della mensa mattutina – ha preso il sopravvento.

Il logo di Insomnia è simpatico, mostra una tazzina di caffè stilizzata in volo con un paio di ali su sfondo rosso bordeaux: come non avere voglia di entrare? Trovo che anche il...

Read more

Non basta

Dopo la morte di Giancarlo Vitali, avvenuta nel Luglio dell’anno scorso, si poteva ipotizzare che i volumetti “I Vitali”, frutto della collaborazione dei due artisti bellanesi, uno affermato pittore e l’altro noto scrittore,  non avrebbero avuto più seguito. Invece è arrivata la proposta del N. 19 della serie con raffigurazioni (tecniche miste su carta) del pittore scomparso e poesie con brevi passi di prosa, brevi racconti, ma forse più appropriatamente proesie  come direbbe Carmine Abate, perché sono composizioni polisemiche, tipiche della poesia.
Giancarlo Vitali si faceva leggere i testi che Andrea Vitali (ancora una volta è da precisare che non sono parenti) preparava e poi sceglieva incisioni o altro pescati dalla sua innumerevole produzione e li collegava a quei testi. Chiunque vada a curiosare fra i volumetti precedenti al 19 potrà rendersi  della coerenza o corrispondenza fra sensi degli scritti e quelli delle raffigurazioni. Esisteva una omologia metaforica...

Read more

Tavolo numero sette

La preoccupazione fondamentale di Darien Levani in questo romanzo, fatto essenzialmente di dialoghi, considerazioni giuridiche, è stata quella di mettersi  dalla parte di un giudice.  La trama è semplice ed è relativa alla storia di un processo di un  presunto assassino, Pietro Erardi, di due donne. Le prove che conducono a lui, come probabile colpevole, sembrano schiaccianti tali da non lasciar dubbi a tutti i media e all’opinione pubblica. La violenza dimostrata nell’efferato delitto è stata tale che a furor di popolo  si vuole una condanna esemplare.
Eppure a conclusione del processo, quando ormai tutti sono convinti della colpevolezza di Erardi, viene emessa una sentenza di assoluzione. Il giudice viene accusato di aver manipolato la giuria popolare, di essere un massone che sta difendendo ragioni altolocate, di essere un giudice superficiale, che ha voluto fare un favore al figlio che aveva frequentato la stessa palestra dell’Erani quand’era un ragazzo,...

Read more

POESIE

AUGUSTE BONEL

La pioggia è una ferita
al ventre della terra
una ruga sulle foglie
il vento nei rami
un valzer insanguinato
trasportiamo il cuneo
in tutte le nostre traversate
in piena costellazione
incespichiamo nella caverna

La fame cresce dalla crosta del pane

È triste che gli uomini
erigano una promiscuità
dalla biforcazione dei loro sogni

Dalla mia persiana
oblò del grido secolare
guardo la strada brulicare di odori
di movimenti dove zoppica l’abisso
con frenesia di spettro
dolorosa fraternità
nel guardarsi
nel movimento dei passanti
come una sensazione rimossa
dal proprio corpo

Io piccola scimmia dei tropici
dallo spacco delle natiche lacerato con violenza
sballotto i miei tour circensi
in rottame di memoria
verso orizzonti
dove la luce del bersaglio
mal dissimula la rigidità della forca ...

Read more

Un anno e un giorno

Il romanzo in questione appartiene al genere diaristico. Modelli precedenti significativi sono ad esempio Le confessioni di Sant‘Agostino, oppure lo  oppure molto più recentemente   I diari di Anna Frank.  Quando ci si pone di fronte a testi di questo genere avviene quasi immediata la tentazione di confondere ed assimilare l’autore con il narratore che in ogni testo narrativo sono elementi completamente distinti. L’autore è una persona in carne ed ossa che si muove, pensa, agisce, il narratore è invece un qualcosa di staccato dall’autore che è il responsabile della scrittura, della scelta di fatti ed episodi da porre sulla carta o su un quaderno o su un file, come potrebbe essere oggi nella piena era informatica.
Ribadisco questo aspetto perché mi preme sottolineare che nell’operazione di scrittura che fa, il narratore costruisce un personaggio ideale, che nella realtà non esiste. A noi  sembra di leggere qualcosa di inerente...

Read more

Il professor Armando Gnisci ci ha lasciato

D'accordo con Pap che è a Dakar, traccio queste brevi note, doverose, per ricordare una persona, ma prima di tutto uno studioso che negli ultimi trent'anni ha dedicato la sua vita a comprendere e valorizzare la cultura letteraria espressa dai nuovi cittadini, migrati in Italia per mille ragioni, che hanno potuto trovare in Armando Gnisci un padre, un amico, un difensore della loro cultura.

Noi del Centro Culturale Multietnico La Tenda e di el-ghibli abbiamo spesso collaborato e sostenuto battaglie insieme al prof. Gnisci e desideriamo ringraziarlo per l'esempio che ci ha dato nel sapere ricercare la verità della conoscenza molte volte opponendosi al conservatorismo e alla pedanteria culturale.

Pap Kouma e Raffaele Taddeo

...
Read more

Dall’ascolto alla lettura, dalla poesia ai talenti: cosa porta nel mondo Silvana Kühtz

Silvana è l’eleganza colorata. Da quando l’ho conosciuta, noto in lei un uso particolare dei colori, una specie di “sobrietà colorata”: c’è sempre un dettaglio in lei, un accessorio o un capo, che si scosta dallo sfondo neutro dei suoi abiti, per far risaltare un colore. Che poi va ad armonizzarsi con l’azzurro degli occhi, che scrutano attorno con dolcezza.

E attorno a noi adesso c’è la Feltrinelli di Santa Maria Novella: luogo di transito che appartiene a Silvana, spesso in viaggio con valigia e libri per le città d’Italia. E per sostenere i ritmi, un buon caffè ora non è male. È tardo pomeriggio, però, e Silvana il caffè “vero”, caffeinato, non lo prende mai dopo le 15 – mi confida. Dunque per lei un dec.

Ha un ricordo tenero, Silvana, ai tempi dell’infanzia:...

Read more

SOFFIA NEL VENTO

                        A Carles Duarte i Montserrat

Oltre una frontiera forgiata dal sole
vagano le ombre, le sagome
e quel respiro del vento assiduo
che soffia sulle fronde di alberi
antichi vessati dal tempo. Vagano
nei fiumi, le sostanze fertili al di là
del mare quand’è sera e penetra
così informe alta marea
che tutto sembra
nascere e tacere nell’inchiostro
a poco a poco, modulato in un sentiero
la scalinata di un addio.

*

Sotto il cielo esteso di Barcellona
navigano luci e scorribande. Soffia nel vento
una parola nata da un foglio bianco
sopra uno specchio le immagini stanche…
il volto di una donna
d’istinto e d’eleganza si...

Read more

L’arte della poesia e dell’ascolto, in compagnia di Andrea Cati

Andrea mi vede da lontano e si sbraccia. È sempre così con lui, mi accoglie con un calore che si scosta dall’urbanità che ci circonda, cemento e traffico milanesi, e ci riporta alle origini, di Andrea, che sanno di mare e sole pugliesi. E il sole per fortuna oggi bacia anche Corso Genova e noi, accomodati in un locale che è un’istituzione a Milano, la Pasticceria Cucchi, operativa dal 1936, dove pure un poeta come Ungaretti era di casa.

E di casa ci siamo noi, ora, che con la poesia ci abbiamo a che fare, pronti a goderci una intervista-caffè, con Andrea intento a capire cosa succederà. Quel che succede è semplice: si ordina un caffè, intanto, e Andrea prende un americano. Parlando di caffè, mi spiega che per...

Read more

Recent Comments by Raffaele Taddeo

    No comments by Raffaele Taddeo yet.