Recensioni

La vertigine del possibile

Scritto da Raffaele Taddeo

Roberta Yasmine Catalano
La vertigine del possibile
Oligo 2022

Il romanzo di Roberta Yasmine Catalano è volto tutto al femminile. Ci sono due donne bisnonna e nonna dell’autrice che con la loro storia l’hanno imbrigliata nella stesura di una narrazione che le vede fortemente protagoniste e tenaci  nel voler raggiungere i loro obiettivi. Sono figure femminili differenti, l’una forte, caparbia, molto legata a un modello di vita moralmente alto e intensamente religioso, fin quasi alla bigotteria, l’altra sognante, evasiva, in cui prevale il senso imitativo di eroine letterarie.

Accanto a loro ci sono due uomini, molto simili fra di loro perché ambedue sono prima di tutto dei donnaioli e poi anche mariti.

Il romanzo, una sorta di saga familiare che abbraccia due generazioni, si caratterizza per l’andamento contrappuntistico da una parte e similare dall’altra. L’andamento contrappuntistico è dato dalla diversa personalità delle due donne protagoniste della narrazione. Da una parte abbiamo Maria, capace di ergersi anche contro gli uomini e di saperli dominare. Maria da umile condizione accetta di sposare un vedovo, molto benestante, più grande di lei di quarant’anni, non perché ne sia innamorato ma perché così cambia la sua vita e specialmente quelle delle sorelle che avrebbero faticato a sposare un buon partito senza una dote adeguata. Maria, permette loro di potersi accasare bene- E’, perciò dedita e sempre molto riconoscente ad Antonio, che morirà dopo pochi anni lasciandola però nella ricchezza.

Fra le figure maschili Antonio si rivela molto positivo almeno per due motivi: aveva mostrato una grandezza di sentimenti nei confronti della prima moglie che gli era morta per il colera e una grande generosità e riconoscenza nei confronti di Maria che aveva accettato di sposare lui, uomo ormai anziano. Non era riuscita a dargli un erede. Poi arriva don Carmelo, che è in antitesi rispetto ad Antonio. Quegli la tradirà e Maria riuscirà a sopportare il tutto forse solo perché è molto religiosa. Da Carmelo, di cui lei si era veramente innamorato avrà una sola figlia Rosa.
La storia di Rosa è veramente in contrapposizione con quella della madre. Religiosa una, poco credente l’altra. Molto aderente alla realtà e quindi pratica l’una, sognatrice l’altra, a tal punto da farsi una compagnia di esistenze solo immaginate, ma con cui parla e di cui sente la compagnia.

L’elemento contrappuntistico avviene anche riguardo alla quantità di figli che ha Maria, solo Rosa, mentre questa ne avrà parecchi. La contrapposizione fra i comportamenti di Maria e Rosa riguardano anche le modalità con cui l’una si rapporta al marito donnaiolo, sopportandolo e senza recriminazione apparente perché la sua religiosità le imponeva di non abbandonare il marito, l’altra invece che tesseva col marito furibondi litigi che quasi sempre si concludevano in un rapporto sessuale.  Le scelte di vita differenti continueranno fino alla fine, dell’una prima, dell’altra dopo.

La similarità avviene non nella personalità delle donne, quanto nel comportamento dei due mariti di Maria prima e di Rosa che sperava, andando via da una casa che le stava troppo stretta per il controllo troppo invasivo della madre, di poter incontrare un uomo che la amasse.  “Rosa guardò Domenico con estrema riconoscenza e si convinse che da quel momento che l’amore stava iniziando a serpeggiare nell’animo del suo fidanzato.”

Il romanzo trova il suo fascino proprio per queste contrapposizioni e similarità.

Da ultimo un aspetto mi sembra che debba essere sottolineato e cioè la meschinità comportamentale di Carmelo e Domenico, lo sposo di Rosa.  Entrambi sono di famiglia nobiliare, ed entrambi si sentono in diritto di poter deridere le proprie mogli. E’ forse un voler denunciare la decadenza della nobiltà che trova l’ubi consistam del proprio essere nel sentirsi circondare da donne? E’ una nobiltà in cui ogni senso di moralità sembra sia scomparso.

 

raffaele taddeo  gennaio  2023

L'autore

Raffaele Taddeo

E’ nato a Molfetta (Bari) l’8 giugno 1941. Laureatosi in Materie Letterarie presso l’Università Cattolica di Milano, città in cui oggi risiede, ha insegnato italiano e storia negli Istituti tecnici fin dal 1978. Dal 1972 al 1978 ha svolto la mansione di “consulente didattico per la costruzione dei Centri scolatici Onnicomprensivi” presso il CISEM (Centro per l’Innovazione Educativa di Milano). Con la citata Istituzione è stato coautore di tre pubblicazioni: Primi lineamenti di progetto per una scuola media secondaria superiore quinquennale (1973), Tappe significative della legislazione sulla sperimentazione sella Scuola Media Superiore (1976), La sperimentazione nella scuola media superiore in Italia:1970/1975. Nell’anno 1984 è stato eletto vicepresidente del Distretto scolastico ’80, carica che manterrà sino al 1990. Verso la metà degli anni ’80, in occasione dell’avvio dei nuovi programmi della scuola elementare, ha coordinato la stesura e la pubblicazione del volumetto una scuola che cambia. Dal 1985 al 1990 è stato Consigliere nel Consiglio di Zona 7 del Comune di Milano. Nel 1991 ha fondato, in collaborazione con alcuni amici del territorio Dergano-Bovisa del comune di Milano, il Centro Culturale Multietnico La Tenda, di cui ad oggi è Presidente. Nel 1994 ha pubblicatp per il CRES insieme a Donatella Calati il quaderno Narrativa Nascente – Tre romanzi della più recente immigrazione. Nel 1999 in collaborazioone con Alberto Ibba ha curato il testo La lingua strappata, edizione Leoncavallo. Nel 2006 è uscito il suo volume Letteratura Nascente – Letteratura italiana della migrazione, autori e poetiche. Nel 2006 con Paolo Cavagna ha curato il libro per ragazzi "Il carro di Pickipò", ediesse edizioni. Nel 2010 ha pubblicato per l’edizione Besa "La ferita di Odisseo – il “ritorno” nella letteratura italiana della migrazione".
In e-book è pubblicato "Anatomia di uno scrutinio", Nel 2018 è stato pubblicato il suo romanzo "La strega di Lezzeno", nello stesso anno ha curato con Matteo Andreone l'antologia di racconti "Pubblichiamoli a casa loro". Nel 2019 è stato pubblicato l'altro romanzo "Il terrorista".

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