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Adagio pistoiese

ADAGIO PISTOIESE

Si chiamava Julio Cesar,
aveva tredici anni
quando nel ’68
sullo schermo della tivù bianconera
della casa dei suoi nonni
guardava indignato
la rivolta dei negri
negli Stati Uniti
che pretendevano rispetto
ai loro diritti civili,
all’uguaglianza
prevista nella loro legge.
Quella sera Julio Cesar
ha scritto la sua prima poesia,
“La protesta”,
dopo aver ascoltato in inglese
quella di un poeta militante.
Il poeta che l’aveva declamata
si chiamava LeRoi Jones.
“Le Roi”, un nome di re,
con una voce d’oro
risvegliava la voce poetica
dell’adolescente di Niterói.

Quarant’anni più tardi
LeRoi Jones aveva cambiato nome,
ora si chiama Amiri Baraka,
è musulmano
e Poeta Laureato.
Julio Cesar ha perso il Cesar,
il suo Julio per poco
non è diventato Giulio,
e la poesia da allora
è diventata per lui
il senso di tutto e di ogni cosa.

Ma quel loro mondo neonato
ora è un mondo vecchio.
E non è successo niente.

Julio e Amiri
ora sono seduti a un tavolo
in una piazzetta di Pistoia.
Bevono un cappuccino.
Fra poco leggeranno
le loro nuove poesie
in un festival letterario.

Si guardano in silenzio
e pensano a quella storia buffa,
quella della tivù Philco bianconera
che hanno condiviso
uno dentro e l’altro fuori,
più il cordone ombelicale
della poesia.

Attorno a loro,
oggi come allora,
la Storia,
la madre impazzita
il seno fatale.

Ora ridono,
Julio e Amiri,
senza dire parola.
Si guardano e ridono,
e il barista non capisce niente.

Hanno attraversato un secolo
sott’acqua,
Julio Cesar e LeRoi Jones,
e ora ridono,
respirano e ridono,
da una distanza sicura,
da sotto un grande albero,
dall’altra sponda del fiume.

Pistoia, 04 Giugno 2005

L'autore

Julio Monteiro Martins

Julio Monteiro Martins è nato nel 1955 a Niterói, Brasile. “Honorary Fellow in Writing” presso l’Università di Iowa, Stati Uniti, ha insegnato Scrittura Creativa al Goddard College, nel Vermont (1979-82), l’Oficina Literária Afrânio Coutinho, Rio de Janeiro (1982-91), l’Instituto Camões, Lisbona (1994), la Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro (1995), e tra il 1996 e il 2000 ha tenuto corsi in diverse città della Toscana. E’ stato uno dei fondatori del Partito Verde brasiliano e del movimento ambientalista “Os Verdes”. Avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro, è stato responsabile dell’incolumità dei meninos de rua. Nel paese d’origine ha pubblicato nove libri tra raccolte di racconti, romanzi e saggi, tra cui Torpalium (Ática, São Paulo 1977), Sabe quem dançou? (Codecri, Rio 1978), A oeste de nada (Civilização Brasileira, Rio 1981) e O espaço imaginário (Anima, Rio 1987). In Italia Il percorso dell’idea (petits poèmes en prose, con foto originali di Enzo Cei, Vivaldi & Baldecchi, Pontedera 1998), le raccolte di racconti Racconti italiani (Besa, Lecce 2000),La passione del vuoto (Besa, Lecce 2003), madrelingua (Besa, Lecce 2005),L’amore scritto (Besa, Lecce, 2008) e L’irruzione, racconto incluso nell’antologia Non siamo in vendita – Voci contro il regime (a cura di Stefania Scateni e Beppe Sebaste, prefazione di Furio Colombo, Arcana Libri / L’Unità, Roma 2002). Le sue poesie sono state pubblicate su varie riviste, fra cui il quadrimestrale di poesia internazionale “Pagine” e la rivista online “El Ghibli”, e nelle antologie i confini del verso. Poesia della migrazione in italiano (Firenze, Le Lettere 2006) e A New Map: the Poetry of Migrant Writers in Italy (Los Angeles, Green Integer 2006). È stato ideatore dell’evento “Scrivere Oltre le Mura”. Attualmente vive in Toscana dove, oltre a insegnare Lingua Portoghese e Traduzione Letteraria presso l’Università degli Studi di Pisa, dirige e insegna nel Laboratorio di Narrativa, che è parte del Master della Scuola Sagarana, a Lucca, ed è direttore della rivista letteraria on-line “Sagarana”. Nel 2011 è stata pubblicata la monografia sulla sua opera Un mare così ampio: I racconti-in-romanzo di Julio Monteiro Martins, di Rosanna Morace, per la Libertà edizioni, di Lucca. Nel dicembre 2013 è stata pubblicata la sua raccolta poetica “La grazia di casa mia” (Milano, Rediviva).