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La rotta, in “La grazia di casa mia”

Dal sito “Arsonline”

LA ROTTA

Affogo in mezzo ai marinai
più inesperti
e agli ubriachi.

Ho scelto io
quella nave improbabile,
con la ciurma scomposta
che rideva del cordame:
invece dell’equipaggio
una festa.

Sono arrivato al molo
senza più casa.
La valigia di cartone
in disfacimento.
Ogni mio bene
bramava un cassetto,
uno scaffale
dove riposare.
I miei occhi,
nondimeno,
cercavano
collane di luci,
e le hanno trovate.

Mi avevano spiegato
che i più bravi
imparano tutto sull’acqua
per non sentirla mai
dentro le scarpe.
Hanno imparato male, però,
i miei compagni di sfortuna.
E io, peggio di tutti.

Ora,
per opera nostra,
andiamo a fondo
in mezzo al chiacchiericcio.
È bastata
una banale tempesta,
un’increspatura,
e siamo allo scompiglio.

È esplosa la caldaia
e in mezzo all’oscurità
quell’ultimo falò
ci ha riscaldato le mani.
Qualcuno ha portato il vino,
qualcun altro il tamburino,
e la ciurma di matti
cantava, rideva,
con l’acqua alla vita.

Si sapevano vicini
a conoscere
ciò che non è permesso
ai marinai:
il fondo del mare,
i coralli,
gli antichi relitti.

Guardando i loro volti
euforici,
infuocati
nella notte fonda,
ho finalmente capito
(avevo poco tempo per farlo)
che tutti loro
si erano preparati
per una vita
a navigare in verticale,
fingendo
di non essere all’altezza
del mestiere del mare.
E così si sono anche divertiti
a mascherare il coraggio
da imperizia.

Ho capito ancora
che avevo scelto per istinto
la nave giusta:
al porto ero solo,
in piedi sul lastricato,
a guardare quella gente.
E allora
ho seguito i passi
più svelti
che ci fossero,
i più gioiosi,
gli unici
che sembrassero ballare.

L'autore

Julio Monteiro Martins

Julio Monteiro Martins è nato nel 1955 a Niterói, Brasile. “Honorary Fellow in Writing” presso l’Università di Iowa, Stati Uniti, ha insegnato Scrittura Creativa al Goddard College, nel Vermont (1979-82), l’Oficina Literária Afrânio Coutinho, Rio de Janeiro (1982-91), l’Instituto Camões, Lisbona (1994), la Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro (1995), e tra il 1996 e il 2000 ha tenuto corsi in diverse città della Toscana. E’ stato uno dei fondatori del Partito Verde brasiliano e del movimento ambientalista “Os Verdes”. Avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro, è stato responsabile dell’incolumità dei meninos de rua. Nel paese d’origine ha pubblicato nove libri tra raccolte di racconti, romanzi e saggi, tra cui Torpalium (Ática, São Paulo 1977), Sabe quem dançou? (Codecri, Rio 1978), A oeste de nada (Civilização Brasileira, Rio 1981) e O espaço imaginário (Anima, Rio 1987). In Italia Il percorso dell’idea (petits poèmes en prose, con foto originali di Enzo Cei, Vivaldi & Baldecchi, Pontedera 1998), le raccolte di racconti Racconti italiani (Besa, Lecce 2000),La passione del vuoto (Besa, Lecce 2003), madrelingua (Besa, Lecce 2005),L’amore scritto (Besa, Lecce, 2008) e L’irruzione, racconto incluso nell’antologia Non siamo in vendita – Voci contro il regime (a cura di Stefania Scateni e Beppe Sebaste, prefazione di Furio Colombo, Arcana Libri / L’Unità, Roma 2002). Le sue poesie sono state pubblicate su varie riviste, fra cui il quadrimestrale di poesia internazionale “Pagine” e la rivista online “El Ghibli”, e nelle antologie i confini del verso. Poesia della migrazione in italiano (Firenze, Le Lettere 2006) e A New Map: the Poetry of Migrant Writers in Italy (Los Angeles, Green Integer 2006). È stato ideatore dell’evento “Scrivere Oltre le Mura”. Attualmente vive in Toscana dove, oltre a insegnare Lingua Portoghese e Traduzione Letteraria presso l’Università degli Studi di Pisa, dirige e insegna nel Laboratorio di Narrativa, che è parte del Master della Scuola Sagarana, a Lucca, ed è direttore della rivista letteraria on-line “Sagarana”. Nel 2011 è stata pubblicata la monografia sulla sua opera Un mare così ampio: I racconti-in-romanzo di Julio Monteiro Martins, di Rosanna Morace, per la Libertà edizioni, di Lucca. Nel dicembre 2013 è stata pubblicata la sua raccolta poetica “La grazia di casa mia” (Milano, Rediviva).