Recensioni

San Pedro Cutud

 

 Gëzim Hajadari
San Pedro Cutud
Fara Editore, Santarcangelo di Romangna 2004
pp. 59 10,00 €

raffaele taddeo

Gëzim Hajdari questa volta si è cimentato con una sorta di reportage.
Nell’aprile scorso è stato nelle Filippine insieme ad un suo amico fotografo, Piero Pomponi, che sta realizzando un progetto di biografia fotografica su Hajdari, e ne ha approfittato per offrirci uno spaccato della situazione sociale e politica del paese del sud est asiatico.
La descrizione che fa Gëzim, agile, ma precisa in alcuni dettagli, ci permette di cogliere aspetti significativi della realtà filippina e della vita che vi si conduce, come quando ci introduce nella Manila del sesso o quando mette in risalto il potere politico della vedova di Marcos.
L’occhio con cui viene vista la realtà filippina è quella della denuncia delle gravi sperequazioni economiche esistenti.
Gëzim sta dalla parte della gente che soffre e che fa fatica ogni giorno a sopravvivere mentre enormi ricchezze vengono derubate e sperperate. Egli infatti ad un certo punto afferma che non esiste nel paese una classe media, ci sono i poverissimi, la stragrande maggioranza della popolazione, e i ricchissimi.
Forse è solo in questa realtà socio economica che da più di un decennio si è sviluppato il fenomeno para religioso della rappresentazione realistica della passione di Gesù Cristo con vere e sanguigne flagellazioni, con vere crocifissioni e penetrazione dei chiodi nella carne. Il rito è sconfessato dalla Chiesa cattolica che vede in questa rappresentazione un fatto commerciale e turistico.
Il reportage è interessante anche perché l’ottica è quella di un poeta e non di un giornalista o fotografo e proprio per questo momenti, situazioni sono quasi illuminati più che analizzati e descritti.

Dicembre 2004

L'autore

Raffaele Taddeo

E’ nato a Molfetta (Bari) l’8 giugno 1941. Laureatosi in Materie Letterarie presso l’Università Cattolica di Milano, città in cui oggi risiede, ha insegnato italiano e storia negli Istituti tecnici fin dal 1978. Dal 1972 al 1978 ha svolto la mansione di “consulente didattico per la costruzione dei Centri scolatici Onnicomprensivi” presso il CISEM (Centro per l’Innovazione Educativa di Milano). Con la citata Istituzione è stato coautore di tre pubblicazioni: Primi lineamenti di progetto per una scuola media secondaria superiore quinquennale (1973), Tappe significative della legislazione sulla sperimentazione sella Scuola Media Superiore (1976), La sperimentazione nella scuola media superiore in Italia:1970/1975. Nell’anno 1984 è stato eletto vicepresidente del Distretto scolastico ’80, carica che manterrà sino al 1990. Verso la metà degli anni ’80, in occasione dell’avvio dei nuovi programmi della scuola elementare, ha coordinato la stesura e la pubblicazione del volumetto una scuola che cambia. Dal 1985 al 1990 è stato Consigliere nel Consiglio di Zona 7 del Comune di Milano. Nel 1991 ha fondato, in collaborazione con alcuni amici del territorio Dergano-Bovisa del comune di Milano, il Centro Culturale Multietnico La Tenda, di cui ad oggi è Presidente. Nel 1994 ha pubblicatp per il CRES insieme a Donatella Calati il quaderno Narrativa Nascente – Tre romanzi della più recente immigrazione. Nel 1999 in collaborazioone con Alberto Ibba ha curato il testo La lingua strappata, edizione Leoncavallo. Nel 2006 è uscito il suo volume Letteratura Nascente – Letteratura italiana della migrazione, autori e poetiche. Nel 2006 con Paolo Cavagna ha curato il libro per ragazzi "Il carro di Pickipò", ediesse edizioni. Nel 2010 ha pubblicato per l’edizione Besa "La ferita di Odisseo – il “ritorno” nella letteratura italiana della migrazione".
In e-book è pubblicato "Anatomia di uno scrutinio", Nel 2018 è stato pubblicato il suo romanzo "La strega di Lezzeno", nello stesso anno ha curato con Matteo Andreone l'antologia di racconti "Pubblichiamoli a casa loro". Nel 2019 è stato pubblicato l'altro romanzo "Il terrorista".