Era mio padre come bianco prjanik
Da un canto popolare dei Mari
Era
mio padre come bianco prjanik,
di bianca
bontà
splendeva,-
immerso
nell’aria del giorno.
E ora in quest’aria
non c’è nessuno,
la stanza – d’inverno – diventa suolo deserto
immersa
nello scuro del giorno.
E appare nei sogni del mattino
sul suolo – la slitta paterna
bianca come prjanik,
come prjanik,
solo che sopra non c’è nessuno,
ma s’irradia,
aleggia su di lei
la stessa – bianca – bontà ,-
immersa
nella mia nostalgia.
1983
Traduzione di Roberta Sala