Djarah Kan
Ladri di denti
people, Busto Arsizio, 2020
Il testo di Djarah Kan può essere chiaramente diviso in due scansioni: una prima narrativa ed una seconda fatta di alcuni pamphlet, in cui il tema centrale è quello del rapporto fra europei e africani.
Analizziamo il testo narrativo intitolato gli ultimi giorni di agosto. È diviso in tre parti ciascuno indipendente l’uno dall’altro, salvo che per la comunanza dei personaggi o tenui legami di eventi che si richiamano.
La prima parte mette in luce il rapporto conflittuale di una ragazza adottata con i suoi genitori; la seconda evidenzia i conflitti interiori della madre adottiva e le sue crisi in rapporto emarginati alle difficoltà di rapportarsi con la figlia adottata.
La terza e ultima mette in evidenza la morte avvenuta in mare di una nutrice della protagonista. Questa era in Italia. Non si sa perché sia dovuta andar via arriva la notizia scioccante della sua morte avvenuta per il rovesciamento della barca della speranza.
Ma veniamo ai vari pamphlet presenti. Intanto il testo si chiude con questa frase: “E lo (gli spiriti dei morti nel Mediterraneo) faranno fino a che non realizzerete che non esiste un Dio, né un paradiso abbastanza grande per accogliere i crimini di questa Europa maledetta”. Chiusura alquanto dura e sotto molti aspetti provocatoria. Io penso che l’autrice di questo testo non riesca a scorgere che in qualunque parte del mondo la storia corre su due binari paralleli ma in costante conflitto fra di loro. In qualunque paese, nazione, continente della terra c’è una classe dominante, classista, sfruttatrice, razzista, ed un’altra che sopporta le pene dell’inferno per poter sopravvivere allo sfruttamento della classe dominante. In tutti i continenti c’è sempre un gruppo di persone che si arricchisce ed un altro, quello più numeroso che non può far altro che subire e che spesso viene defraudato anche degli stessi valori di solidarietà, l’unico che rimane in questo grande gruppo di emarginati. Ma allora perché maledetta Europa? Forse che in Europa non ci sono centinaia di milioni di persone a causa di pochi strapotenti e spesso strafottenti individui? Mandiamo le maledizioni agli individui, ai reali colpevoli di violenze razzistiche, senza sparare nel mucchio.
Tra i pamphlet ritengo che sia degno di alta considerazione e menzione quello intitolato Conosci la tua storia, ove a partire dall’Africa, si affronta il problema della ignoranza degli italiani rispetto alla loro propria storia e al razzismo perpetrato dalla nazione. Si analizza il sistema educativo che invece di svelare e combattere una mentalità che vede nel bianco il diritto ad asservire gli altri, continua a perpetuare questi disvalori attraverso libri ritenuti classici che sembrano riproporre valori ed invece inculcano modi di pensare che vanno assolutamente decolonizzati come direbbe Armando Gnisci.
Il libro di Djarah Kan va letto perché riesce a porre interrogativi e a prendere coscienza della fallacia una presunta superiorità della civiltà bianca rispetto a quella nera.
raffaele taddeo ottobre 2022